La musica de Il Signore degli Anelli: una lettera d'amore ad Howard Shore
E il perché è considerata la colonna sonore cinematografica più bella di tutti i tempi
(Essendo questo un numero di Cronache dalla Contea incentrato sulla musica, vi invito ad avviare questo brano prima di iniziare. E buona lettura!)
Che la musica nel mondo di Tolkien fosse importante, lo sapevamo da tempo. L’intera origine dell’Universo tolkieniano inizia dal canto degli Ainur, le divinità di questo mondo. E anche nei testi, per quanto possibile, Tolkien non ha mai rinunciato alla volontà di trasmettere la passione per la musica e le canzoni. Che questi siano o meno influenti nella trama, poco importa (stiamo guardando te Tom!). La musica ha fatto da sempre parte di questa storia.
Non deve sorprendere dunque che con la trilogia cinematografica altrettanta attenzione sia stata data al comparto sonoro, affidato al canadese Howard Shore. Se siete su questa pagina, è inutile che vi descriva il risultato magistrale del lavoro svolto da Howard Shore sia con Il Signore degli Anelli che con Lo Hobbit.
Pertanto, mi permetto di raccontarvi alcune curiosità e peculiarità della sua musica che hanno reso questa colonna sonora tra le più celebrate nella storia.
Una musica in costante evoluzione
Tra gli elementi che più caratterizzano la colonna sonora de Il Signore degli Anelli c’è il costante evolversi all’interno della storia. Non stiamo parlando del “semplice” cambio di melodie, stili e strumenti tra i vari ambienti e i personaggi ma proprio di un evolversi insieme ad essi. Certamente l'uso di strumenti a fiato alti e di archi ha creato un senso di leggerezza e di magia per le colonne sonore degli Elfi o degli Hobbit. Mentre l'uso di ottoni e percussioni ha conferito alla colonna sonora un carattere più epico e potente per Isengard e Mordor.
Ma la particolarità è il fatto che i leitmotiv sono stati sottoposti a numerose variazioni, adattandosi alle diverse situazioni narrative e creando un senso di continuità e coesione nella colonna sonora. Tra questi, il più evidente e il tema degli Hobbit, apparso per la prima volta in “Concerning Hobbits” dalle melodie allegre e gioiose e diventato via via sempre più cupo e tetro man mano che Frodo e Sam si avvicinavano a Mordor.
Un altro caso che personalmente mi rapisce il cuore riguarda la melodia della Compagnia dell’Anello che appare per la prima volta al concilio di Elrond (nel brano The Great Eye). Dopo la morte di Gandalf alle miniere di Moria, non sentiremo più questa melodia nella sua interezza perché La Compagnia si è spezzata.
FunFact! In merito a questo punto, da segnalare il fatto che l’evoluzione delle musiche non avviene per quelle dedicate ai “cattivi” della storia. Come ad indicare un’incapacità delle forze del male di cambiare.
Una voce per l’Unico Anello
I cori hanno svolto un ruolo fondamentale nella colonna sonora, interpretando brani in lingue inventate da Tolkien (come il Quenya e il Sindarin) e contribuendo a creare un'atmosfera mistica e solenne. Dalle voci bianche ai duri cori degli orchi, Howard Shore ha saputo incastrare alla perfezione anche questo prezioso strumento all’interno della sua orchestra aiutato da Philippa Boyens. La sceneggiatrice, in collaborazione con David Salo, tra i più famosi traduttori di lingue tolkeniane, ha creato la maggior parte dei testi che sentiamo nelle canzoni.
I testi delle canzoni sono spesso ricchi di significato e fanno riferimento a temi importanti della saga, come la natura, il destino, il bene e il male e parte sono ispirati dalle canzoni che leggiamo nel libro.
Tra i diversi canti, quello che più mi ha sconvolto è il coro del brano The Profecy che sentiamo già nell’Intro del primo film. Dalle parole scopriamo che altri non è che la Poesia dell’Anello ma quello che non notiamo è che questa melodia viene riproposta nel film quando l’Unico inizia ad influenzare i personaggi con la sua Aura, come quando viene preso da Boromir:
La sua presenza costante e pervasiva avvolge l'ascoltatore in un'aura di mistero e di inquietudine, sottolineando il potere oscuro dell'Anello Unico e rendendolo un vero e proprio “personaggio” con la propria colonna sonora. GENIALE!
Un Vero studioso
Howard Shore ha accettato la sfida di creare un’esperienza musicale leggendaria che avrebbe poi vinto due volte il premio Oscar per la migliore colonna sonora originale. Il processo di creazione è stato ampiamente sviluppato nel libro The Music of the Lord of the Rings Films di Doug Adams che ci conferma che: "I film richiedevano quasi dieci ore di accompagnamento musicale da comporre in un intenso periodo di quattro anni. I linguaggi, le canzoni e la poesia di Tolkien dovevano essere reintrodotti nei film. Il processo di scrittura della musica di Shore ha coinvolto la lettura dei libri, poi la visione dei film e infine il sedersi per comporre con l’orchestra sinfonica e il coro. Aveva costantemente i libri aperti sulla sua scrivania a casa da tenere sempre come riferimento.”
Shore ha dimostrato un profondo rispetto per l'opera di Tolkien. Ha letto attentamente i libri, ha studiato le lingue elfiche e ha cercato di tradurre musicalmente l'atmosfera e la magia della Terra di Mezzo. La sua musica è diventata un'estensione della narrazione, unendo le immagini visive del film con la profondità emotiva dei testi di Tolkien. Per questi motivi, la colonna sonora de Il Signore degli Anelli è considerata un capolavoro e ha influenzato generazioni di compositori di musica per film. La sua capacità di evocare emozioni profonde e di creare un mondo sonoro ricco e coinvolgente è un esempio di come la musica possa arricchire l'esperienza cinematografica.
Personalmente ho sempre visto le musiche de Il Signore degli Anelli come un altro personaggio della storia. Un personaggio importante, costante e meraviglioso, talmente perfetto che difficilmente riuscirei a immaginare una Terra di Mezzo senza queste melodie.
Voi che ne pensate della musica di Howard Shore? Conoscete altre curiosità? Ma soprattutto, qual è il vostro brano preferito? *_*
Che analisi!!! Bellissima! 🥹 “FunFact! In merito a questo punto, da segnalare il fatto che l’evoluzione delle musiche non avviene per quelle dedicate ai “cattivi” della storia. Come ad indicare un’incapacità delle forze del male di cambiare.” POESIA!! ♥️
Non dimenticherò MAI le sensazioni che ho provato al cinema nel 2004 quando ho ascoltato per la prima volta la musica dei fuochi di Amon Din. A distanza di 20 anni ancora mi si chiude lo stomaco dall’emozione. Questo articolo va dritto al cuore!