Perché Frodo non usa le Aquile? Dov'era Gondor? e altre domande idiote di cui bramate la risposta
Ovvero, come risparmiarvi minuti di lenta agonia linkando questo articolo
Si. Vi sto usando. Sto usando voi, questo spazio e le parole che ci scriverò come mero strumento personale. Perché questo episodio di Cronache dalla Contea diventerà un potentissimo strumento nelle nostre mani. Un link magico da poter lanciare per sconfiggere con un solo click le domande più idiote inerenti il mondo de Il Signore degli Anelli. Perché è vero che ci hanno sempre detto che “non esistono domande stupide”, beh… ci hanno mentito.
Ma sorpassando il cinismo datomi da anni di curiosità interessantissime che si chiedevano già nel ‘54, questo articolo potrebbe anche diventare una fonte inaspettata di conoscenza e sapere se fino ad ora hanno vissuto sotto un sasso, oppure o se vi siete avvicinati alla Terra di Mezza solo recentemente. In ogni caso, siete i benvenuti!
Sarà qui che proverò a dare una risposta breve e chiara alle domande più gettonate, le più fastidiose, le più insulse, le più Pipino insomma.
Pronti? Iniziamo col botto.
Dov’era Gondor quando cadde l’Ovestfalda?
Diciamo subito che questa domanda non ha senso. No, davvero. Questa domanda di Re Théoden, nel Terzo capitolo della trilogia cinematografica, ha acquisito la fama e l’importanza che ha oggi solo grazie all’idiozia di Internet. Non si sa perché o per come questa frase sia diventata un meme, ma la logica di Internet spesso e inesistente e noi non possiamo far altro che cavalcare l’onda di questa idiozia, ancora dopo 20 anni.
Con questa frase Re Théoden esprime la frustrazione di Rohan per il mancato aiuto di Gondor in un momento di grande difficoltà, quando appunto, l’Ovestfalda cadde. Ma che minchia era l’Ovestfalda? e dove cadde? E GONDOR DOV’ERA?!
L’Ovestfalda, come da nome, è la parte occidentale del regno di Rohan, una vasta pianura fertile dove viveva la maggior parte degli abitanti del regno. L’Ovestfalda cadde dopo l’invasione degli Uruk-hai di Saruman, che misero a ferro e fuoco le terre e scacciarono gli abitanti, prima che Gandalf arrivò a Edoras e salvasse il Re dall’influenza di Grima. L’attacco degli Uruk si rivelò particolarmente traumatico per il Re perché in questa battaglia morì il suo unico figlio Théodred.
“E GONDOR CHEFFA?!”
La frustrazione di Re Théoden non ha molto senso. Come anticipato, in quel momento il Re era già sotto l’influenza di Saruman perciò non si scomodò neanche di chiedere aiuto a Gondor. Oltretutto, Saruman era considerato un alleato di Rohan perciò è presumibile che l’attacco degli Uruk arrivò inaspettatamente, riducendo enormemente la possibilità di inviare a Gondor un messaggio in tempo. In tutto ciò, Gondor era già sotto costante minaccia da parte delle forze di Sauron a Mordor e stava concentrando le proprie difese contro un possibile attacco (che poi effettivamente avvenne).
Perciò Théoden, calmino eh.
!FUN FACT!
Esiste anche un’Estfalda! Ma di lei non frega una minchia a nessuno.
Perché Frodo non usa le Aquile per arrivare a Mordor?
Questa domanda rientra nel pantheon delle domande più idiote per moltissime ragioni. Innanzitutto, se vi viene in mente questo dubbio, dovete riguardare i film o rileggere i libri e questa volta senza cellulare in mano o senza “Uomini & Donne” in sottofondo. In entrambi i media, infatti, viene affermato più volte e chiaramente che la missione della Compagnia doveva necessariamente essere una missione furtiva. Avvicinarsi a Mordor senza dare nell’occhio e senza che orchi e spie li trovassero era l’assoluta priorità. Tutto ciò senza contare che anche Sauron possedeva una forza aerea con i Nazgûl e le loro creature volanti. Uno scontro diretto sarebbe stato inevitabile ed estremamente rischioso.
Ma mettendo da parte la logica e la raffinatezza di queste parole. Ok, prendevano le aquile, arrivavano a Mordor e poi? Lanciavano l’anello nel buco del monte fato? La bocca del vulcano non è mica un tubo liscio e lungo dritto fino alla lava. Avrebbero potuto lanciarlo e zac, ecco l’anello incastrato su una sporgenza a forma di vertebra di Moffetta. O magari potevano atterrare all’ingresso del vulcano e sperare che l’esercito di Sauron non si fiondasse a fermarli.
Se avete voglia di approfondire la questione e leggere un’interessante teoria su Frodo e le Aquile, leggete questo bellissimo articolo scritto da un conturbante fotomodello.
Ma possono esistere elfi neri???
Ancora un nuovo numero per la rubrica “Temi e argomentazioni interessantissime obnubilate da argomenti del menga”, ecco gli elfi neri! è possibile? non è possibile? Tolkien ne ha mai parlato? Questo tema è diventato più caldo che mai con l’arrivo de Gli Anelli del Potere (a proposito, avete letto il nostro approfondimento?!).
Ebbene no, Tolkien non ha mai specificato esplicitamente l'esistenza di elfi con la pelle nera nei suoi scritti. La sua descrizione degli elfi li dipinge generalmente come esseri di grande bellezza, con tratti delicati e capelli biondi o castani. È vero però che tra le diverse razze della Terra di Mezzo, Tolkien ha introdotto alcune variazioni fisiche. Ad esempio, gli Uomini dell'Est sono descritti come più scuri di carnagione rispetto agli Uomini dell'Ovest. Perciò è plausibile pensare che anche le nuove generazioni di piccoli elfi potessero mostrare variazioni fisiche dovute a fattori come l'ambiente, l'isolamento geografico o semplicemente il caso.
Di tutto ciò dobbiamo considerare anche il contesto storico in cui viene scritto Il Signore degli Anelli. Stiamo parlando di un libro scritto nel 1954 da un uomo nato nel 1892. Percezioni del mondo e dei suoi abitanti erano ben diverse da quelle che abbiamo oggi. Le storie si evolvono nel tempo e si adattano ai nuovi contesti e sarebbe sciocco da parte nostra pretendere il contrario solo perché “70 anni fa era così!”. Non credete?
Com’è che Sauron vede subito l’Anello quando lo usa Frodo e non lo vede mai con Bilbo???
Ok, questa forse è la domanda meno idiota di tutte. Ma non perché siete fighi (figuratevi) ma perché la trilogia cinematografica potrebbe avervi confuso le idee.
Il legame tra Sauron e l’Anello è indissolubile e continuo, ma ciò non vuol dire che funzionino come dei walkie talkie. Sauron e i suoi servitori possono percepire l’Unico Anello, soprattutto quando è indossato, ma solo quando si trova nelle vicinanze. Nel capitolo II de La Compagnia dell’Anello, Gandalf afferma addirittura che Sauron ha pensato per moltissimi anni che l’Anello fosse effettivamente andato distrutto dagli elfi, non riuscendo più a percepirne la presenza. Questo periodo è da riferirsi proprio a quando Bilbo ha conservato l’Anello e Gollum prima di lui.
La sequenza cinematografica colpevole di aver fatto nascere questo malinteso è quella inerente il primo utilizzo dell’Anello da parte di Frodo al Cavallino inal…cioè, al Il Puledro Impennato. Il “TI VEDO” detto da Sauron a Frodo non sta a indicare che l’Oscuro Signora sta effettivamente guardando Frodo in quel momento, ma si tratta più di una visione di Frodo stesso del male che lo attende.
In realtà, se ci fate caso, la prima e unica volta in cui l’Occhio di Sauron vede l’Anello è quando sta bruciando tra le fiamme del monte Fato. Troppo tardi me sa.
1000 altre domande così!
Di domande di questo tipo ne esistono a bizzeffe e io non posso togliermi l’opportunità di fare un nuovo numero di Cronache della Contea senza sbattermi troppo. Perciò fatemi sapere se vi può interessare una parte 2!
E ovviamente, mettendo gli scherzi da parte, non vergognatevi mai di fare le domande più disparate sul mondo di Tolkien. Questo è il segno più grande ed evidente della vitalità e dell'interesse che ancora oggi continua a suscitare La Terra di Mezzo!
Sarei molto interessata a una parte 2!
Assolutamente una parte 2 🫶🏻